Terapia sistemico relazionale
La Psicoterapia Sistemico Relazionale si occupa di un sistema familiare disfunzionale, dove un membro della famiglia diventa portavoce di una sofferenza familiare rendendola propria e sviluppando un sintomo che rappresenta la sua modalità di adattarsi al sistema e di preservarne l’equilibrio.
Le terapie sistemiche relazionali in origine erano solite prevedere una convocazione familiare; tutti i membri del sistema venivano chiamati in seduta per portare il proprio punto di vista e offrire il proprio contributo. Nel corso degli anni si è sviluppata sempre più la possibilità di offrire una terapia a matrice sistemica in setting individuale, con una attenzione particolare da parte del terapeuta alla dimensione relazionale e interattiva del paziente. Il terapeuta aiuterà il paziente a rielaborare la propria storia alla luce del contesto familiare e a comprendere la funzione del proprio sintomo dentro al sistema. Tale consapevolezza consentirà a terapeuta e paziente di esplorare insieme nuove narrazioni all’interno delle quali poter dare diversi significati a esperienze e vissuti.
La Psicoterapia Sistemico Relazionale si basa sul concetto cardine di “soggetto contestuale”, introdotto da Gregory Bateson negli anni ’30, che sfida la premessa individualista di soggetto monade e introduce l’idea che i processi mentali siano costruiti all’interno delle interazioni; la personalità viene vista dunque come esito di processi interattivi. Tale pensiero pone l’attenzione all’ambito intersoggettivo e al contesto di riferimento, come chiavi di lettura dei comportamenti della persona.