Stress e incertezza: come la Mindfulness può aiutarci nella vita quotidiana
Il Coronavirus ha scombussolato le nostre vite in ogni aspetto: dal lavoro alla scuola, dalla famiglia alle relazioni sociali. Niente è più come prima e le
certezze che accompagnavano il nostro quotidiano sono scomparse, facendoci sentire impreparati di fronte a questa nuova realtà.
Così, quando viviamo un’esperienza (specie se prolungata) in cui ci viene richiesto di affrontare ‘qualcosa’ che supera le nostre risorse o riserve, ci sentiamo sotto stress. Sentire di non avere controllo su ciò che accade e il continuo stato di allerta, scatenano in noi risposte primordiali di sopravvivenza. L’attacco, la fuga o il congelamento sono le modalità con cui il cervello risponde di fronte alle minacce, siano esse reali o solo immaginarie.
C’è chi reagisce con crisi di rabbia, sentimenti di frustrazione, chi fa fatica a concentrarsi o ad addormentarsi, chi prova grande stanchezza, senso di confusione, mancanza di speranza, chi ricerca l’isolamento o chi si rifugia in droghe, alcool, lavoro, cibo per far fronte al malessere che prova.
Ciascuno ha un suo modo di reagire al forte stress che stiamo vivendo. Spesso sono reazioni automatiche, non consapevoli, che abbiamo utilizzato in passato per gestire la sofferenza, ma non sempre efficaci e salutari per affrontare le sfide che la vita ci mette davanti.
Jon Kabat-Zinn, uno dei massimi esperti di Mindfulness ha detto: “Non ci sono medicine che ci rendano immuni allo stress o alla sofferenza, o che risolvano magicamente i problemi della nostra vita o promuovano la guarigione. Per promuovere la guarigione, la pace interiore e il benessere è necessario che ciascuno si sforzi consapevolmente. Ciò significa imparare a lavorare con lo stress e il dolore che sono causa della nostra sofferenza.”
Non possiamo controllare gli eventi, ma possiamo ascoltare il corpo e imparare nuovi modi consapevoli per rispondere alle situazioni in cui proviamo impotenza, ansia e frustrazione, invece di reagire automaticamente. Il corpo, come un radar emozionale, invia continuamente segnali al cervello. Segnali che di solito ignoriamo, ma che sono di enorme importanza per riconoscere ciò che proviamo e sentiamo quando siamo sotto stress e che ci aiutano a vedere le risposte controproducenti che mettiamo in atto e che minano la nostra serenità. Il respiro e il corpo offrono un focus sempre disponibile per riconnetterci con una presenza consapevole e sviluppare la calma interiore.
Le pratiche di Mindfulness, dunque, possono aiutarci a calmare la mente e a uscire dal rimuginio dei pensieri negativi. Sviluppando la consapevolezza del momento presente, consentono alla parte razionale del cervello di entrare in azione portandoci a prendere decisioni in base ai fatti e non all’emotività del momento, disattivando il centro emozionale del cervello responsabile per la reattività alle emozioni che alimentano lo stress cronico.
Numerose ricerche hanno dimostrato che la nostra naturale tendenza a distrarci porta la mente a vagare e a cadere facilmente preda di pensieri negativi. Nei periodi di crisi come quello che stiamo vivendo, questa tendenza si acutizza e la mente è più incline ad agganciarsi a pensieri ossessivi, come a sentimenti di paura e impotenza.
Portando la nostra attenzione alle tante attività quotidiane mentre le svolgiamo, e inserendo nella nostra routine dei momenti per noi stessi, possiamo interrompere la catena dei pensieri negativi. Qualche esempio?
• Mangiamo lentamente gustando il cibo con tutti e 5 i sensi
• Facciamo la doccia consapevoli dell’acqua che scivola lungo il corpo
• Prendiamoci del tempo per passeggiare in mezzo alla natura
• Muoviamo il corpo facendo esercizio, stretching, ballando, correndo
• Concediamoci delle brevi pause giornaliere, facciamo 3 lunghi respiri e sentiamo l’aria che entra ed esce dalle nostre narici
• Sdraiamoci, chiudiamo gli occhi e lentamente portiamo la nostra attenzione lungo il corpo dalla testa ai piedi, come uno scanner. Portiamo la nostra consapevolezza a ogni parte del corpo senza giudicare o voler cambiare niente
Infine, ogni sera, prendiamo nota di tre piccoli eventi giornalieri per cui essere grati. Le emozioni positive vanno assaporate e coltivate.
Dott.ssa Flaminia Morin
Psicologa e Istruttore Mindfulness