“Sono stressato!” Quante volte ti è capitato di sentire questa frase da altri o addirittura pronunciata da te in prima persona? Probabilmente non poche.
A seguire, di solito, c’è la seconda frase più inflazionata, pronunciata non di rado con tono sarcastico: “Eh sì, oggi tutto è colpa dello stress!”, un po’ come se ormai fosse la giustificazione per tutto, tanto da essere diventata poco credibile.
Ma allora, se non è lo stress, da cosa può dipendere il malessere che senti dentro? Perché ci metti tanto ad addormentarti o ti svegli nel cuore della notte? Cos’è questo peso sul petto che ti opprime? Perché non riesci a concentrarti come un tempo? Perché questa stanchezza cronica?
Una risposta a queste domande c’è ed è proprio lo stress! Non si tratta certo di un luogo comune, va solo compresa più a fondo la sua natura.
Il primo a darne una definizione è stato il medico austriaco Hans Selye che, nel 1976, lo identificò come una “risposta aspecifica dell’organismo ad ogni richiesta effettuata su di esso”. Una modalità di risposta che si manifesta a livello emotivo, cognitivo, sociale e lavorativo e si attiva in seguito ai cambiamenti e alle richieste che determinano uno stato di squilibrio tra l’organismo e l’ambiente.
In base alla durata è possibile identificare due categorie di stress: acuto e cronico. Il primo si manifesta per un periodo di tempo limitato, nel secondo caso invece lo stress può protrarsi a lungo, trasformandosi in un ostacolo al regolare svolgimento delle attività quotidiane.
Tuttavia, bisogna precisare che lo stress non è necessariamente un nemico dell’essere umano, infatti, va operata un’ulteriore distinzione tra eustress e distress. Per eustress si intende un’attivazione a breve termine che migliora le prestazioni personali. Il distress si manifesta, invece, sia a breve che a lungo termine e può comportare reazioni emotive (ansia, sbalzi d’umore, disturbi del sonno, depressione, rabbia), cognitive (mancanza di memoria, problemi di attenzione, di concentrazione, di presa di decisioni), fisiche (stanchezza, cefalea, gastrite, allergie, asma, vertigini, problemi sessuali) e comportamentali (bruxismo, fame nervosa, abuso di alcol).
Inevitabile, a tal proposito, fare riferimento a ciò che sta accadendo in questo particolare periodo storico. L’emergenza sanitaria scatenata al Covid-19 è senza dubbio tra le principali cause di stress. Lo stato di allarme in cui viviamo da quasi un anno sta impattando significativamente sul nostro benessere psico-fisico generando problematiche anche molto serie come gli attacchi di panico, la depressione e l’insonnia, nonché l’insorgere di tutta una serie di disturbi correlati che vanno dalla cefalea alla tachicardia, dalle eruzioni cutanee alla dispnea. Reazioni fisiche, emotive e cognitive attivate in questo caso da un fattore esterno, il Coronavirus, che spesso incidono pesantemente sulla quotidianità.
Mai come in questo momento è importante tenere a mente che è possibile imparare a gestire lo stress. Per farlo in maniera efficace occorre saper riconoscerne i segnali che il corpo ci invia, non ignorarli e, anzi, affinare le strategie per fronteggiarlo.
E voi, sapete riconoscere i segnali di stress? Provate a fare il test per scoprirlo.
Dott.ssa Giada Giglio Moro
Psicologa