Psicoterapia dell’età evolutiva: in cosa consiste?

Quello dell’età evolutiva è un periodo particolarmente delicato nella vita di ciascuno di noi poiché ricco di sfide e cambiamenti di ogni tipo. 

Non è raro, dunque, che bambini e adolescenti manifestino disagi e malesseri che, in alcuni casi, richiedono l’intervento  di uno psicoterapeuta.

Come si svolge un percorso di psicoterapia dell’età evolutiva? 

Solitamente, il percorso consiste in 6/7 incontri, salvo esigenze diverse, che hanno come obiettivo principale quello di comprendere la natura e il significato della sofferenza espressa dal bambino.

Durante un primo contatto telefonico con i genitori, lo psicoterapeuta spiega come si strutturerà il percorso fissando anche le date dei primi due colloqui con loro. Questi primi incontri con i soli genitori sono molto importanti poiché finalizzati a:

  • approfondire le ragioni e le preoccupazioni che hanno li hanno spinti a richiedere un consulto per il proprio figlio;
  • ricostruire la storia evolutiva del bambino, dei genitori, della coppia e della famiglia.

Ai genitori, dunque, viene data la possibilità di mettere in relazione i disagi manifestati dal bambino con la propria storia personale e familiare, osservando tutto da un altro punto di vista.

Anche nel caso in cui i genitori fossero separati, viene richiesto loro di essere entrambi presenti durante i primi incontri conoscitivi. Tuttavia, può capitare che ci siano delle situazioni in cui la conflittualità sia talmente elevata da rappresentare un ostacolo alla buona riuscita dell’incontro, in questi casi è previsto che gli incontri si svolgano in forma individuale.

Come si strutturano gli incontri di psicoterapia dell’età evolutiva?

I primi incontri (generalmente quattro) con il bambino sono di osservazione e, a seconda dell’età, possono strutturarsi in modo diverso. L’obiettivo è quello di creare un buon ambiente in cui il bambino possa sentirsi libero di parlare, disegnare e giocare scegliendo il canale di comunicazione che preferisce. Questo gli permette di esprimere, raccontare e rappresentare il proprio mondo interno con paure e fatiche, ma anche punti di forza e risorse personali e relazionali. 

Il terapeuta potrebbe utilizzare dei Test carta-matita o Test proiettivi per approfondire alcuni aspetti, ma questo viene valutato in base all’età e alla specifica situazione.

Al termine di questi primi incontri ci sarà un momento conclusivo, definito di restituzione, che viene pianificato con i soli genitori, nel caso dei bambini, o anche con il ragazzo se desidera essere presente. Durante l’incontro, il terapeuta potrà riflettere insieme a loro su quanto emerso e osservato, condividendo significati e ipotesi su cosa stia accadendo e al senso che potrebbe avere. 

Al termine di questo incontro ci si confronterà, se necessario, sulla possibilità di proseguire iniziando un percorso di psicoterapia e stabilendo insieme obiettivi e modalità.

Dr.ssa Ilaria Salvaggio

Psicologa Psicoterapeuta età evolutiva

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