Natale con i tuoi, e Pasqua?

Tavole apparecchiate di tutto punto, profumi di pietanze appetitose che provengono dalla cucina, parenti che arrivano l’uno dopo l’altro per rispettare la tradizione che ci vuole tutti insieme a condividere e celebrare i giorni di festa: Natale, anniversari e compleanni.

E Pasqua?

La festività di Pasqua nella tradizione occidentale riveste il significato religioso di morte e risurrezione, che rimanda a un significato simbolico più ampio di rinascita, cambiamento e trasformazione interiore. Il calendario ci svela che Pasqua cade la domenica dopo il primo plenilunio dell’Equinozio di Primavera e il suo festeggiamento ha origini pagane: in epoche antiche era connesso a una serie di attività propiziatorie alla fertilità della terra. Legato alla terra e alla sua fecondità  è il rituale giapponese dell’hanami, che, in questo periodo dell’anno, invita ad avvicinarsi all’arte di osservare la fioritura dei ciliegi. Anche la tradizione giapponese richiama l’idea del ciclo della vita, suggerendo di osservare i fiori bianchi dai primi boccioli alla loro sfioritura. In diverse epoche storiche e in differenti angoli del mondo, le famiglie aderiscono a vari modelli culturali, facendo propri elementi rituali tipici della propria tradizione di appartenenza.

A ogni famiglia la sua tradizione

Perché ogni famiglia ha le proprie tradizioni in merito a come trascorrere le festività?

La ritualità e le tradizioni familiari rivestono un ruolo decisivo nella costruzione e al contempo nella rivelazione dell’identità familiare. Azioni ripetute, che scandiscono lo scorrere del tempo e trasmettono valori e credenze culturali. Alcune famiglie danno maggior rilevanza all’aspetto religioso della Pasqua, mente in altre prevale il desiderio di convivialità e Pasqua rappresenta un’ottima occasione per riunirsi e richiamare intorno a un tavolo parenti più o meno lontani.

Bello per molti… ma non per tutti!

Non sempre le festività sono attese e vissute come  un momento di gioia e ricongiungimento familiare. L’arrivo delle ricorrenze può essere motivo di stati ansiosi e malessere. Molteplici le possibili motivazioni, quali per esempio sentire pressioni sociali e aspettative familiari rispetto a obiettivi di vita, essere vittima di scherno o di ingiusti confronti, vivere tensioni date da antipatie e conflittualità tra parenti,  o anche, più semplicemente, provare un forte senso di noia e il desiderio di essere altrove.

Flessibilità. Pasqua con chi vuoi

Alla luce del significato contemplativo e trasformativo della Pasqua, possiamo prendere spunto dal noto proverbio che ci esorta a trascorrere la Pasqua con chi meglio riteniamo e percorrere una strada alternativa che possa condurre a una scelta differente. L’unione e la forza di una famiglia si percepisce anche dalla sua capacità di trasgredire a norme e a riti per accogliere le richieste, più o meno esplicite, dei suoi componenti. Dunque proviamo a interrogarci sulla qualità dei nostri rituali familiari e a come poter rinnovare le nostre  tradizioni per accogliere nuovi bisogni e sostenere chi ne ha più bisogno. A tal proposito vale la pena ricordarci che la rigidità porta a strappi e rotture, mentre la flessibilità consente nuove evoluzioni e adattamenti ai cambiamenti che la vita ci fa incontrare lungo il percorso.

Articolo a cura di:

Dott.ssa Agata D’Ercole

Psicologa Psicoterapeuta

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