Quando i genitori di Ada mi hanno contattata tempo fa riferendo che la sedicenne manifestava da mesi fatica e rifiuto nel partecipare alla vita scolastica, ho subito capito che poteva trattarsi di quella che viene definita fobia scolare.
Per fobia scolastica si intende uno stato di ansia e paura incontrollata che il bambino o l’adolescente sperimenta nei confronti della scuola. L’ansia viene percepita come un’intensa sensazione di agitazione, tensione, paura e angoscia che si attiva al pensiero di andare a scuola e che porta a mettere in atto comportamenti di rifiuto e opposizione alla vita scolastica.
Esattamente ciò che mi fu riferito dai genitori di Ada che, con il passare dei mesi, oltre a soffrire di pianti serali e crisi mattutine, arrivò persino a rifiutarsi di accendere il computer per collegarsi in DAD in periodo di pandemia COVID.
Tale disagio interiore, infatti, produce nei ragazzi stati emotivi di profonda sofferenza e dolore che inducono al rifiuto della vita scolastica, poiché percepita come causa di malessere e tensione.
Questa perdita di interesse nello studio colpisce molto spesso gli studenti più motivati e brillanti da cui, quindi, non ci si aspetterebbe mai un comportamento di questo tipo.
Fobia scolare: cause
Le cause della fobia scolastica possono essere molteplici e vanno rintracciate con un lavoro di ricostruzione della storia evolutiva del bambino o dell’adolescente, allargando la narrazione anche alla storia e al contesto familiare.
I fattori e le caratteristiche maggiormente riscontrabili nei ragazzi sono:
- sensibilità allo stress che spesso si associa a elevati livelli di ansia, magari legati a interrogazioni e verifiche
- fatica nella gestione della frustrazione (voto negativo, note, rimproveri dell’insegnante ecc.)
- eccessiva timidezza e difficoltà nel relazionarsi con i compagni e/o con i professori
- pensieri o vissuti di esclusione
- bassa autostima e insicurezza
- eventi esterni vissuti come traumatici
- forte competitività e bisogno di mantenere livelli prestazionali elevati
Fobia scolare: come riconoscerla e cosa fare
Naturalmente, può accadere che i ragazzi abbiano il desiderio di assentarsi da scuola di tanto in tanto, ma se ciò avviene troppo di frequente e in concomitanza con l’insorgere di particolari sintomi, è probabile che si tratti di fobia scolastica.
Quali sono i segnali cui dovremmo prestare maggiormente attenzione?
- Persistenti richieste di restare a casa
- Somatizzazioni (mal di pancia, emicraniche ecc.)
- Manifestazioni frequenti di crisi legate alla scuola (pianto, eccessivo sconforto, agitazione, nervosismo)
- Difficoltà di addormentamento
- Incubi notturni
- Attacchi d’ansia legati all’andare a scuola e/o al pensiero di stare in classe con i compagni
- Perdita di interesse e motivazione nello studio
- Frequenti richieste al genitore di uscita anticipata da scuola
L’esperienza clinica evidenzia come appaia importante, e spesso fondamentale, un intervento psicologico tempestivo, per far sì che i pensieri e i vissuti legati alle fatiche dell’andare a scuola non si strutturino nel tempo.
Psicologa – Psicoterapeuta