Depressione: Uscirne si può, con diagnosi e supporto adeguati

È il disturbo psicologico più diffuso al mondo. Depressione: una parola che contiene un mondo di vissuti, sfaccettature e possibili definizioni. Come riconoscerla, come uscirne? Ce lo spiega Alessandra Marazzani, psicologa e psicoterapeuta

L’ultimo rapporto dell’OMS, rilasciato nel 2022, stima che quasi un miliardo di persone nel mondo soffre di disturbi della salute mentale. Tra gli adulti, è la depressione il disturbo più diffuso.

280 milioni sarebbero le persone nel mondo che ne soffrono. Numeri che sono cresciuti dopo la pandemia. Secondo uno studio di Lancet, l’esplosione della pandemia da Covid-19 avrebbe causato infatti un aumento del 25% dei disturbi depressivi.

«Alcuni tipi di disturbi, è il caso della depressione, a seconda del periodo cambiano forma, cambiano “rappresentazione”, per dirla con Schopenhauer», ci spiega Alessandra Marazzani, psicologa, psicoterapeuta ed esperta di problematiche psichiche legate ai disturbi d’ansia, depressivi e di personalità borderline. «I sintomi, i disturbi, il linguaggio che le persone usano cambia, ma la sofferenza alla base è la stessa».

«L’hikikomori, ad esempio, è una forma depressiva molto contemporanea, che si è sviluppata ancora di più dopo il Covid. Socialmente e da un punto di vista sanitario, abbiamo chiesto alle persone di stare ferme, chiuse in casa. Chi già aveva un senso di solitudine e tristezza, durante il lockdown se ne stava a casa senza poterlo manifestare. Ora che è venuta meno questa condizione, si toglie il velo anche su questi disturbi depressivi che rimanevano celati».

Le donne e i giovani sono i gruppi più colpiti da questa silenziosa emergenza. Ma che cos’è veramente la depressione? Come si manifesta? E soprattutto, è possibile uscirne?

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