Bambini e regole: come, quanto e quando dire di no
Capire quanto e quando dire di no ai bambini può rivelarsi un compito assai difficile per i genitori poiché il tema delle regole e dei limiti ha a che fare con concetti importanti quali: autorità, coerenza, responsabilità, valori, norme, libertà, sicurezza e fiducia.
“Che cosa si deve fare? Lasciarli liberi o dire di no? Ogni volta che dico di no si arrabbia oppure piange o dice che non gli voglio bene”. “A tavola è un disastro: si alza e lancia le posate… che fare? Se poi lo metto in castigo temo che non mangi abbastanza”
Sono questi i dubbi che più di frequente affliggono i genitori e in effetti capire quando e come esercitare l’autorità genitoriale è sicuramente una questione ampia e complessa, implica imporre dei limiti rispettando comunque la libertà del bambino.
Eppure è fondamentale dare ai figli delle regole che li contengano, in caso contrario diventeranno adolescenti o adulti fragili e insicuri. Un bambino senza regole è un bambino confuso che non vede nei genitori un punto di riferimento.
D’altronde, ognuno di noi necessita di contenimento, di sentirsi tenuto. C’è un semplice esercizio che si può fare per comprendere questo concetto: provate a chiudere gli occhi ed immaginate di essere in una stanza buia: qual è la prima cosa che istintivamente fate? Probabilmente cercare le pareti. Un riferimento. Il vuoto infinito spaventa, mette angoscia, così come l’assenza di limiti e confini.
I bambini e i ragazzi si trovano proprio in quel buio, disorientati e senza coordinate. Le regole e i limiti, insieme all’amore e al riconoscimento dei genitori, diventano le colonne su cui costruire la propria esistenza. Occorre essere le pareti della stanza dentro la quale i figli potranno crescere, esplorare, fare esperienza del mondo, con la sicurezza dello sguardo vigile di chi li protegge, senza soffocarli.
Non c’è libertà senza limiti e senza un contenimento. Il contenimento è indispensabile per permettere di pensare e quindi per permettere libere scelte.
Non esistono indicazioni precise e uguali per tutti i genitori in materia di regole. Ognuno è libero di trovare una soluzione personale in base alle proprie convinzioni, alla propria storia, ai propri principi e ai propri valori e, non ultimo, alle caratteristiche di ciascun figlio.
È importante capire che i figli, mettendo in discussione le regole, ribellandosi o sfidando mamma e papà, stanno in realtà compiendo un percorso di crescita, cercando di costruirsi una propria identità e, successivamente, un sistema di regole e valori che possano riconoscere e sentire come propri.
Concludendo, lo stile educativo può essere aperto, protettivo, responsabilizzante o controllante, in ogni caso è diverso per ogni genitore e va riconosciuto e rispettato. L’importante è dimostrarsi sempre coerenti. Se la linea educativa scelta non è consapevole o condivisa da entrambi i genitori, si genera un gran caos, con effetti indesiderati rispetto alla personalità e ai comportamenti dei figli che, quindi, si sentiranno persi, confusi e fragili.
A cura di dott.sa Maria Francesca Basoni