Ansia e insonnia sono due disturbi frequentemente correlati. Lo stress e l’ansia, molto spesso scaturiti dalla ripresa dei ritmi lavorativi e dalla routine post vacanze, sono infatti tra le principali cause dei disturbi del sonno.

Ogni volta che si cambiano abitudini rispetto al naturale ritmo sonno-veglia, il nostro corpo mette in atto un meccanismo di reazione che si sviluppa in due fasi: resistenza al cambiamento e graduale adattamento alle nuove abitudini.  

Tuttavia, è possibile aiutare l’organismo ad adattarsi alle novità in diversi modi, per esempio non sottovalutando le stanchezze improvvise durante il giorno e accogliendo il ritorno al lavoro e agli impegni quotidiani con un’attivazione energetica maggiore, che favorisca i tempi compressi e le sveglie mattutine.

È importante comunque ricordare che i disturbi del sonno, spesso, rappresentano un campanello d’allarme, la loro funzione è quella di far emergere alcuni stati d’animo che altrimenti non verrebbero ascoltati. Durante la notte, infatti, le ansie correlate alla paura di non riuscire a gestire bene le proprie attività, vengono maggiormente percepite o addirittura amplificate. 

Non a caso, la maggior parte delle persone che intraprende un percorso psicologico a seguito di un disagio emotivo persistente, dichiara che i pensieri di inadeguatezza o di grande preoccupazione si manifestino proprio a tarda sera, provocando insonnia o altre alterazioni del sonno. 

Capire se questi timori siano solo passeggeri o se invece siano i segnali di un periodo di stress serio e intenso è già un primo passo verso la risoluzione del problema. 

Nel primo caso, accade spesso che paure e ansie lascino lentamente il posto ai pensieri positivi favorendo non solo l’adattamento ai nuovi ritmi, ma aiutandoci anche a trovare l’energia necessaria al raggiungimento di scopri e obiettivi personali. 

Quado invece l’ansia è causa di disturbi del sonno persistenti che a loro volta provocano un forte aumento dello stress rendendoci spossati e irritabili durante il giorno, le conseguenze nel lungo periodo possono incidere negativamente sulla qualità della nostra vita che ci apparirà frustrante e infelice. Le giornate saranno quindi determinate da frequenti stati ansiosi con conseguenti sbalzi d’umore. Il rischio, in questi casi, è rappresentato anche dal sopraggiungere della depressione.   

L’aiuto di uno psicoterapeuta può rivelarsi fondamentale per comprendere a fondo la natura di questi disturbi, ma è altrettanto importante avere cura del proprio sonno cercando di mantenere un corretto ritmo sonno-veglia.

Dott.ssa Alessandra Marazzani Visconti

Psicologa Psicoterapeuta 

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