Abbandono scolastico fra gli adolescenti: quali sono le cause?
Ansia, preoccupazione e insicurezza sono tra le principali cause di un fenomeno in crescita: l’abbandono scolastico.
Dopo quasi due anni di pandemia, un trend che sembrava finalmente in discesa, purtroppo ha subito una rapida risalita a causa dell’introduzione della didattica a distanza (DAD) che ha costretto gli studenti a restare in casa.
Il provvedimento ha inevitabilmente influito su buona parte di quegli adolescenti già inclini a chiudersi nella loro cameretta per sfuggire alle relazioni e al confronto con coetanei e docenti. Stando alle dichiarazioni del 28% degli studenti, almeno un loro compagno di classe avrebbe smesso di frequentare le lezioni nel periodo compreso tra il lockdown del 2020 e l’inizio del 2021.
Ma se l’abbandono scolastico incide sull’apprendimento e rischia di precludere ai giovani tante opportunità lavorative future, vi sono motivazioni altrettanto importanti che possono sfuggire a genitori e insegnanti, legate per lo più alla sfera psicologica.
La scuola, infatti, è anche una palestra emotiva fatta di relazioni umane di tutti i tipi e proprio per questo molto utile per la definizione del carattere e della crescita psicologica. A scuola si instaurano rapporti con i coetanei, si consolidano sicurezze e si alimenta anche l’autostima di cui i ragazzi necessitano come l’aria che respirano.
Allo stesso modo i rapporti che si instaurano con gli insegnanti, seppure percepiti come di “inferiorità” o spesso fonte di frustrazione, risultano fondamentali per la crescita emotiva. I professori, per il ruolo professionale che ricoprono, valutano, decidono, correggono gli elaborati obbligando i ragazzi al confronto con la vita reale, spesso dura e a volte ingiusta, a differenza di quella vissuta in casa, in un clima di protezione.
La dispersione scolastica, dunque, non è altro che il frutto di questa grande paura del confronto che porta gli adolescenti a chiudersi nel loro mondo, ovvero, la cameretta, lontano da relazioni tutte da costruire.
Se da un lato, in tempo di pandemia, per noi adulti è stato necessario e comprensibile sottrarsi alle relazioni divenute principalmente virtuali, dall’altro ha provocato un serio danno nella crescita dei ragazzi.
Una delle cose che i genitori possono fare è affrontare direttamente l’argomento con i propri figli, spiegandogli quali sono i danni causati dell’abbandono scolastico e cosa succede quando si decide di chiudere la porta della camera al mondo e alla vita, forse temendo di non essere in grado di affrontarla in prima persona.
Le alternative alla scuola ci sono sempre, ma a volte mancano la chiarezza e il sostegno ai genitori che si trovano da soli ad affrontare le fatiche e i blocchi nella crescita dei figli adolescenti. In questi casi può servire il supporto di un professionista che aiuti i ragazzi a capire quali sono i timori che portano alla chiusura, favorendo così la costruzione di rapporti amicali, scolastici, sportivi (e molti altri) alla base di una crescita normale.
Alessandra Marazzani
Psicoterapeuta Responsabile PsicheMilano